Quaresima: proposte per la carità

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  “I poveri li avete sempre con voi”

                                               (Giovanni 12)

Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non permettere che sia oggetto di disprezzo nelle sue membra, cioè nei poveri, privi di panni per coprirsi. Colui che ha detto: “Questo è il mio corpo”, confermando il fatto con la parola, ha detto anche: “Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare” e “ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei più piccoli fra questi, non l’avete fatto neppure a me”.

Dirsi cristiani, scegliere di conoscere, amare, seguire Gesù, credere che abbiamo un Dio che è Padre di tutti, che in Gesù suo Figlio ha dato per tutti la sua vita: è una chiamata a credere che la “via migliore di tutte è la carità”, quella carità vissuta con il cuore e l’intelligenza del Vangelo.

Nelle nostre Comunità cristiane, le Parrocchie, pur con tutte le nostre fatiche, cerchiamo di vivere la carità prendendoci cura di chi è più debole o sta vivendo difficoltà particolari.

E’ un aiuto costante nel tempo. E’ un’attenzione che c’è sempre, e che vuole avere come caratteristica quella della fedeltà.

               In particolare, attraverso Il Centro di Primo Ascolto, la Comunità       cristiana in maniera continua, fedele, vive concretamente l’ospitalità di chi ha bisogno sul nostro territorio. In questi anni molte persone e famiglie sono state ascoltate, accompagnate, sostenute. In questo periodo, lo sappiamo bene in tutte le nostre case, le difficoltà sono ancora maggiori a causa dell’eccessivo aumento del costo della vita.

               Come Comunità cristiane poi sappiamo che ci è proprio essere aperti alla Chiesa tutta e al mondo.

               In questo tempo di Quaresima tre proposte di Carità. Simili e in continuità con quelle degli anni precedenti, perché certe povertà e necessità non scompaiono in un momento e l’aiuto costante è garanzia di un possibile cammino. Mentre si rimane aperti alle nuove necessità\emergenze (è evidente in questi giorni l‘Emergenza Ucraina e anche per questa cercheremo di fare la nostra parte), non possiamo dimenticare chi abbiamo già sostenuto e ancora attende bisognoso la nostra Carità.

L’aiuto alle Missioni Diocesane

        Da 60 anni in Bolivia, poi in Costa d’Avorio, e da poco più di 20 anni in alcune Parrocchie a Cuba. Annuncio del Vangelo sempre accompagnato dalla cura dei più poveri. E ogni anno le nostre Parrocchie cercano di dare il loro contributo.

        In particolare quest’anno saremo attenti alla missione di Cuba: La situazione sanitaria creatasi con la pandemia ha aggravato un clima sociale ed una realtà economica già fortemente provata. L’attuale congiuntura ha messo ulteriormente in difficoltà molte famiglie che i nostri missionari incontrano quotidianamente nell’andare a visitare le comunità. Nasce così il servizio che da alcuni mesi i missionari di Bacacoa, Jamal, Cabacú, Imías e San Antonio hanno messo in campo per fornire i viveri di prima necessità ad una popolazione che si trova a fare i conti con la fame.

        Il progetto vuole sostenere le “borse” di viveri che i giovani fanno giungere alle persone più bisognose nelle diverse comunità di cui è composta ogni singola parrocchia.

        È importante, soprattutto oggi, offrire aiuto alle comunità cristiane, in tempo di pandemia particolarmente provate dall’isolamento dalla solitudine, antitesi della comunione su cui vorrebbero edificarsi. Ed è importante farlo in Terra Santa. Qui, infatti, i cristiani furono per la prima volta chiamati per nome, perché non si spenga la presenza delle chiese raccolte nel nome di Gesù, proprio là dove il Signore è nato ed è vissuto. È importante, insomma, offrire concreto sostegno alla presenza cristiana in Terra Santa per preservare e far crescere quelle che rischiano sempre più di diventare minoranze cristiane, in una logica di fraternità che è sempre più doveroso attuare, come non manca di ricordarci anche papa Francesco.

        È importante impegnarsi per la Terra Santa anche sulla scorta di preoccupazioni umanitarie: in Libano, l’80% della popolazione si trova oggi sotto la soglia della povertà assoluta (meno di $1,5 al giorno); in Siria la guerra non cessa di mietere vittime, e le sanzioni internazionali di inquietare il futuro della popolazione; in Palestina, sono milioni (secondo la     Croce Rossa) gli uomini e le donne che non sono in grado di “far fronte ai bisogni più elementari”.

Aiuto alla Terra Santa

IL “PROGETTO GEMMA” DEL CENTRO AIUTO ALLA VITA (CAV)

       Nel 1994 è nato Progetto Gemma, un servizio per l’adozione prenatale a distanza di madri in difficoltà, tentate di non accogliere il proprio bambino. Una mamma in attesa nasconde sempre nel suo grembo una gemma (un bambino) che non andrà perduta se qualcuno fornirà l’aiuto necessario. Progetto Gemma offre ad una mamma un sostegno economico che le può consentire di portare a termine con serenità il periodo di gestazione, accompagnandola nel primo anno di vita del bambino.

Domenica 20 marzo 2022

nella settiana in cui saremo chiamati a meravigliarci, raccoglieremo nelle nostre parrocchie:  Latte in polvere per neonati 3/6 mesi – Pannolini – Omogenizzati – Pastina per svezzamento – Crema di riso – Crema di mais e tapioca – Semolino – Salviette detergenti – Detergenti per bagnetto – Crema protettiva.

               L’emergenza dello scoppio della guerra in Ucraina ci interpella come  comunità cristiane, non solo a gesti di accoglienza immediata dettati dalla giusta e buona onda emotiva ma, anche capaci di strutturarsi nel tempo in modo sapiente e intelligente garantendo così un’autentica accoglienza evangelica e una crescita nella carità delle nostre comunità e del territorio brembano.

               Sull’invito del nostro Vescovo Francesco e supportati dalla Caritas diocesana che coordina l’accoglienza per la Chiesa di Bergamo, le nostre comunità cristiane della fraternità della bassa val brembana, stanno pensando di agire in questo modo:

Ed ora gli eventi ci chiedono nuove attenzioni…

  • Sensibilizzazione delle nostre comunità cristiane attraverso avvisi,    raccolte di medicinali generi di necessità. Alcuni nostri parrocchiani si sono resi disponibili offrendo tempo, competenza e beni (appartamenti e offerte).
  •  Sulla base delle belle disponibilità della nostra gente noi, preti della fraternità della bassa val Brembana – val Brembilla e val Serina ci    siamo ritrovati e abbiamo condiviso le modalità per poter rendere operativa l’accoglienza.

 

 La caritas diocesana ci ha ricordato alcuni fattori da tenere in considerazione:         

  • L’accoglienza è segno concreto di carità e deve coinvolgere necessariamente le comunità.
  • Un segno che non è e non può essere risposta unica e totale all’emergenza.
  • Tenere conto delle capacità organizzative, considerando che la messa a disposizione degli alloggi, sarà completamente gratuita (a spese di colui che accoglie: non ci sarà affitto per la casa, ne sovvenzioni per utenze, ne rimborsi spesa per volontari e bisogni delle persone accolte) così come tutta l’accoglienza.
  • Una giusta consapevolezza: non sappiamo quanto l’emergenza potrà durare (mesi o forse anni) e nemmeno il tipo di impegno che essa richiederà.

Le nostre comunità parrocchiali, tutte le parrocchie della nostra fraternità, si impegnano:

  • Lavorare insieme creando rete tra le nostre realtà.
  • Porre tre Segni, tre luoghi nelle realtà di:   _   Val Brembilla   _   Zogno _   Val Serina     (Casa Sant’Antonio della Parrocchia di Bracca, già operativa vista la necessità urgente)
  • Formazioni di un gruppo che coordini i vari aspetti dell’accoglienza nelle tre case prevste.      ( gestione casa – aspetti sanitari – burocratici – Relazionali – ecc. ecc.)
  • Costituzione di un fondo da parte di tutte le parrocchie che si impegnano a donare 0,20 € a persona mensilmente (Stimiamo una base del fondo di 22000 abitanti x 0,20 € = 4400,00 €).     Il fondo sarà appoggiato al conto corrente del Centro d’Ascolto e Coinvolgimento inter-parrocchiale di Zogno ma con propria contabilizzazione.

IBAN del Centro d’Ascolto per chi volesse contribuire, Intestato a:  Parrocchia di San Lorenzo martire in Zogno

              Causale: Accoglienza Emergenza Ucraina

               IT84T0538753790000042294206

Prossimamente vi faremo sapere i luoghi nei quali vivremo l’accoglienza e periodicamente verrà presentato, l’andamento economico dell’Accoglienza.

Parrocchia di Endenna, Parrocchia di Somendenna, Comunità di Miragolo S.Marco e S. Salvatore

e-mail: info@lanternaparrocchiale.it